martedì 24 marzo 2009

Dal Corriere di oggi

«Save Farasi», il gruppo su Facebook: già 1.500 gli iscritti. Il Bioparco di Roma: datelo a noi

L'IPPOPOTAMO CHE LO ZOO VUOLE UCCIDERE

Il cucciolo di 4 mesi ha commosso la Svizzera. «Se non troviamo qualcuno che lo adotta dovremo sopprimerlo»

L'ippopotamo Farasi con la madre Helvetia (Ap)MILANO — In Svizzera le cavie se la passano meglio degli ippopotami. Lo scorso settembre una legge sui diritti degli animali ha infatti stabilito che i porcellini d'India devono essere tenuti rigorosamente in coppia: farli soffrire di solitudine è un'inutile crudeltà. A Basilea, invece, due ippopotami maschi sono considerati troppi e, per risolvere il sovraffollamento dello zoo, l'ultimo arrivato potrebbe essere dato in pasto ai leoni.
Peggio che nella savana? Pare proprio di sì: se Farasi — così è stato battezzato il cucciolo, 4 mesi di età e già 100 chili di peso — non troverà una nuova casa, dovrà essere soppresso. La sua unica colpa è di essere stato concepito in cattività dove, finito l'allattamento, diventerà una minaccia per l'equilibrio di coppia dei suoi genitori: a Wilhelm, il papà, non farà certo troppo piacere accorgersi che il figlio cercherà di prendere il suo posto accanto ad Helvetia, la mamma. Un complesso edipico ingestibile che negli Stati Uniti viene evitato attraverso un rigoroso controllo delle nascite, mentre nei 4 mila zoo europei si tende a lasciare piena libertà sessuale agli animali. Con il risultato di dover poi risolvere il problema della prole in eccesso: o si trova una un'altra struttura, oppure si ricorre all'iniezione letale. Nel caso che il piccolo ippopotamo rimanesse orfano, a Basilea non usano troppi giri di parole: «La nostra politica è eliminare gli animali di troppo e darli in pasto ai carnivori ».
In Svizzera il destino del cucciolo — che i lettori del quotidiano Le Matin hanno votato «Svizzero dell'anno» preferendolo al tennista Roger Federer — è diventato un caso nazionale: ma come è possibile, si chiedono gli animalisti, che la star dello zoo possa fare una fine simile? Il movimento «Save Farasi » ha oltre 1.500 iscritti su Facebook e la sua fondatrice, Andrea Dindo, contatta personalmente gli zoo di mezza Europa: «Mi ripetono tutti che non hanno spazio — racconta —, e aggiungono che se non lo si dovesse trovare, sarebbe giusto ucciderlo». Il problema esiste, eccome: gli zoo non hanno fondi sufficienti per progettare ampliamenti nonostante gli ospiti indesiderati come Farasi siano ormai più di 18 mila: «È il risultato di una gestione irresponsabile, agli animali vanno sommini-strati anticoncezionali o devono essere separati quando sono in calore — dice Luigi Boitani, direttore del Dipartimento Biologia animale e dell'uomo all'Università La Sapienza di Roma —. A volte non lo si fa per banale incapacità, altre volte perché i cuccioli fanno notizia e attirano visitatori...».
Sarà a lieto fine la storia dell'ippopotamino svizzero? Di sicuro non entrerà nel mondo dello spettacolo: è stata infatti bocciata la richiesta del Cyrcus Royal di assumerlo nel proprio cast con un ruolo da protagonista. Dall'Italia si è fatto vivo l'assessore all'Ambiente del Comune di Roma Fabio De Lillo, ben felice di accoglierlo negli spazi del Bioparco. Il tempo stringe: tra una decina di mesi padre e figlio cominceranno a farsi la guerra. Tanja Dietrich, la portavoce dello zoo, creca di mostrarsi ottimista: «Siamo fiduciosi che alla fine riusciremo a trovare la sistemazione giusta per Farasi ».
Fabio Cutri24 marzo 2009

Bozza Decreto Orsi

  • sparisce l’interesse della comunità nazionale e internazionale per la tutela della fauna. L’Italia ha un patrimonio indisponibile, che è quello degli animali selvatici, della cui tutela non sarebbe più compartecipe
  • scompare la definizione di specie particolarmente protette. Animali come il Lupo, l’Orso, le aquile, i fenicotteri, i cigni, le cicogne e tanti altri, in Italia non godranno più delle particolari protezioni previste dalla normativa comunitaria e internazionale
  • si apre la caccia a molte specie lungo le rotte di migrazione. Un fatto che arrecherà grande disturbo e incentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori, come i valichi montani
  • totale liberalizzazione dei richiami vivi! Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti “prigionieri” in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure con limitazioni. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla totalmente. Sarà possibile detenerne e utilizzarne un numero illimitato
    spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi. Sarà sufficiente un certificato (con possibilità illimitate di falssi e riciclaggi) . Uno per tutti!!! Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli,…
  • 700 mila potenziali imbalsamatori. I cacciatori diventeranno automaticamente tassidermisti, senza dover rispettare alcuna procedura. Animali uccisi e imbalsamati senza regole. Quanti bracconieri entreranno in azione per catturare illegalmente animali selvatici e imbalsamarli?
  • mortificata la ricerca scientifica. L’Autorità scientifica di riferimento per lo Sato (l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali. Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria. Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard uniformi sul territorio nazionale
    si apre la caccia nei parchi a specie non cacciabili. Un’incredibile formulazione del testo Orsi rende possibile la caccia in deroga (cioè la caccia alle specie non cacciabili) addirittura nei Parchi e nelle altre aree protette !
  • saranno punite le regioni che proteggono oltre il 30% del territorio regionale! Norma offensiva! Chi protegge "troppa" natura sarà punito. Come se creare parchi dove la gente e gli animali possano vivere e muoversi sereni, fosse un dramma
  • licenza di caccia possibile a 16 anni. Invece che educare i ragazzi al rispetto, ecco a voi i fucili !
  • liberalizzato lo sterminio di lupi, orsi, cervi, cani e gatti vaganti eccetera! Un articolo incredibile, che dà a i sindaci poteri di autorizzare interventi di abbattimenti e eradicazione degli animali, in barba alle più elementari norme europee. Basterà che un singolo animale “dia fastidio”. Un vero e proprio Far West naturalistico.
    leggi regionali per cacciare specie non cacciabili. Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell’Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale.

    Il senatore Orsi regalerà alle regioni Veneto e Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, la possibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe per le ripetute infrazioni europee le pagheremmo noi!
  • caccia con neve e ghiaccio. Si potrà cacciare anche in presenza di neve, o acque con superfici ghiacciate , cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, riparo.
    ritorno all’utilizzo degli uccelli come zimbelli! Puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come esca!
    ridotta la vigilanza venatoria. Le guardie ecologiche e zoofile non potranno più svolgere vigilanza! Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d’Europa, cosa fa il Senatore Orsi? Riduce la vigilanza !
  • cancellato l’Ente Nazionale Protezione Animali dal Comitato tecnico nazionale. Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 saranno ridotte da quattro a tre. L’ENPA, storica associazione animalista italiana, viene del tutto estromessa
    e altro, tanto altro ancora.
    Fermiamoli!!!
    DIFFONDETE QUESTO DOCUMENTO, iscrivetevi alle liste in difesa degli animali selvatici che stanno nascendo sui blog, su Facebook, scrivete ai senatori della Commissione Territorio e Ambiente http://www.senato.it/loc/link.asp?tipodoc=scom&leg=16&tipo=0&cod=13 ,partecipate alle iniziative che saranno organizzate!
    Evitiamo che l’Italia precipiti in questa forma di barbarie. La natura è la nostra vita.
    Fermiamoli!!!Leggete voi stessi i punti del decreto e se lo ritenete assurdo firmate la petizione:
http://www.baseverde.org/petizioni/petizione-bozza-legge-orsi-caccia/
potete anche fare in modo che il vostro nome non sia pubblico sul web

lunedì 9 marzo 2009

Just a click

Stop the whales massacre!