sabato 18 ottobre 2008

Sauvons les tigres!


En 1990 on comptait 100000 tigres dans le monde et il y en avait 8 espèces différentes. En 1970 deux espèces avaient déjà disparu (le tigre de Bali et celui de la Mer Caspienne) et il ne restait plus dans le monde que 1800 tigres. En 1980 le tigre de Java aussi a disparu.

La disparition du tigre repose sur deux causes: la destruction de leur habitat et le braconnage. En fait, le tigre vaut cher. On utilise toutes les parties de son corps pour fabriquer des fourrures, des bijoux et meme des médicaments. On se sert des os (surtout en Inde) pour soigner beaucoup de maladies comme, par exemple, les rhumatismes. On utilise les moustaches contre les douleurs dentaires.

Quoi faire?
http://www.wwf.com/
http://www.tigerspaw.org/
http://www.5tigres.org/

lunedì 13 ottobre 2008

Scomparsi gli Ibis dell'oasi di Orbetello

Una volontaria con gli Ibis a Orbetello (Wwf)ORBETELLO (Grosseto) – Da quel tratto di Maremma ancora incontaminato che, come una grande nido, avrebbe dovuto accoglierli per salvarli dai pericoli dell’uomo e da un’estinzione purtroppo molto vicina, sono spariti all’improvviso. Dieci ibis eremita di appena cinque mesi, trampolieri stupendi e rarissimi (nel mondo ne sono rimaste duecento coppie in Marocco e in Siria) sono scomparsi dall’Oasi del Wwf nella laguna di Orbetello.

Gli uccelli avevano seguito un deltaplano, per loro una mamma virtuale, pilotato da etologi e ambientalisti. Un esperimento internazionale per cercare di salvare questa specie. A Orbetello, nell’ambiente palustre della laguna, avrebbero dovuto svernare, diventare adulti, e magari riprodursi per cercare di vincere la battaglia contro l’estinzione come lo scorso anno hanno fatto altri dieci uccelli ancori oggi custoditi nell’oasi maremmana. Ad accorgersi della scomparsa dei nuovi arrivati sono stati i volontari del centro. Gli animali non sono stati rubati, ma probabilmente come tutti i «cuccioli», hanno cercato di esplorare il territorio e sono volati chissà dove. «Non rendendosi conto dei gravi pericoli che corrono», dice Fabio Cianchi coordinatore delle oasi del Wwf della Maremma. «Questi trampolieri non hanno paura dell’uomo perché sono abituati a essere accuditi dai volontari del centro, dunque possono finire nel mirino di qualche male intenzionato, oppure rifugiarsi in luoghi pericolosi, magari vicino a centro abitati».
Domenica c’è stato un falso allarme. Qualcuno ha chiamato il Wwf segnalando la presenza degli uccelli vicino all’ospedale di Orbetello. I volontari sono partiti, ma invece degli ibis si sono trovati di fronte a una piccola colonia di cormorani. «Siamo molto preoccupati perché gli ibis sono in pericolo grave», dice Cianchi. Che lancia un appello: «Chiunque crede di averli avvistati telefoni al Wwf (0564/898829 - 0564/870198 - 320/8223972) ma non si avvicini agli animali e non li tocchi. Sono disorientati e potrebbero fuggire ancora». Riconoscerli non è difficile. Hanno becco e zampe lunghe e piume dalla colorazione scura con riflessi metallici verdi. Sul capo, come tutti i giovani esemplari della specie, hanno un ciuffetto bianco. Ma soprattutto alle zampe hanno anelli colorati applicati dai volontari per il riconoscimento. Su ogni anello c’è il loro nome. Gli ibis sono stati battezzati come bambini. Si chiamano Hanni, Gonzo, Jago, Isi, Zora, Luca, Mari, Mia, Maxi e Mikesch.

Marco Gasperetti12 ottobre 2008(ultima modifica: 13 ottobre 2008)